Scopri lo za'atar dalla Palestina

Lo za’atar palestinese è simbolo di tradizioni che uniscono il gusto alla storia di un popolo. 

Za’atar in arabo significa “timo”, ma si tratta di una varietà diversa da quella che cresce in Italia: è molto più profumato e con le foglie più larghe. Il termine za’atar viene ormai utilizzato anche per indicare un misto di erbe tipiche palestinesi. Lo za’atar è composto da timo secco macinato e mescolato con sommacco, sale e semi di sesamo. In alcune famiglie si può trovare preparato anche con origano, maggiorana e ceci secchi spezzati.

Si consuma spesso a colazione, con pita, olio, labaneh (yogurt colato), ceci e olive. Viene usato anche per insaporire carne, pesce, verdura, uova e per preparare una focaccia che si chiama mana’ish.

Ogni piatto con za’atar diventa un modo per scoprire e sostenere la cultura palestinese, portando con sé un messaggio di speranza e resistenza.

Fatti ispirare daLLE ricettE di Silvia Chiarantini

Le ricette che ti proponiamo sono tratte dal libro Pop Palestine Viaggio nella cucina popolare palestinese di Fidaa I Abihamdiya e Silvia Chiarantini.

Khobez - pane palestinese

Rotolini di Za'atar

Salsa di zucchine e yogurt

lo Za'atar delle donne palestinesi

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Bethlehem Fair Trade Artisans (BFTA) è un’organizzazione che promuove il commercio equo e solidale in Palestina, mettendo in connessione artigiane e artigiani locali con i mercati internazionali. Tra i suoi prodotti simbolo c’è lo za’atar tradizionale, lo stesso che trovi nei barattolini COSPE, realizzato a mano da donne palestinesi custodi di una sapienza antica.

Attraverso il lavoro con BFTA, oltre 60 produttori e produttrici ricevono salari equi, lavorano in condizioni dignitose e accedono a nuovi mercati globali. Questo consente a molte donne e alle loro comunità di rafforzare la propria indipendenza economica e preservare il patrimonio culturale palestinese, anche nei contesti più fragili.

Scegliere il barattolino di za’atar COSPE significa sostenere una filiera giusta, etica e al femminile.

La donna dietro lo za’atar selvatico: Aisha

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Aisha ha ormai quarant’anni, è profondamente legata alla sua terra e alle sue radici. Ha studiato geografia e storia, sognando di diventare insegnante. Ma, come molte donne nella Palestina rurale, il suo percorso è stato bloccato dalla mancanza di opportunità e da ostacoli politici.

Nonostante tutto ciò, Aisha ha scelto il coraggio.

Si è dedicata a ciò che conosceva profondamente: le erbe selvatiche delle sue colline, la saggezza ancestrale trasmessa di generazione in generazione e la forza paziente delle sue mani. Quello che era iniziato con qualche vasetto di za’atar preparato in cucina per amici e parenti si è trasformato in un mestiere vero e proprio. Da oltre dieci anni Aisha raccoglie za’atar e salvia selvatici dalle colline circostanti, li secca a mano, li miscela con sesamo tostato e sommacco, confezionandoli con cura. Produce olio d’oliva spremuto a freddo dal suo uliveto di famiglia e crea saponi secondo antiche ricette palestinesi. Ogni prodotto nasce in piccole quantità, per preservare la purezza, il sapore e la qualità eccellente. Le sue dita sono altresì abili nel ricamo tatreez, che vende nei mercati locali insieme alle erbe.

Non si definisce mai imprenditrice, ma lo è. È anche garante, artigiana e simbolo di quella resistenza pacifica che si manifesta nella pazienza e nell’orgoglio.

Lo za’atar che COSPE propone non è solo una spezia: è un pezzo della storia di Aisha, della sua terra, della sua forza!

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Scegli i nostri barattolini di za’atar come bomboniera o regalo solidale.

Chiama Paola Sinigaglia al 347 448 6032 oppure scrivi a regalisolidali@cospe.org

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